Nell’ambito medico, l’ansia non è un fenomeno atipico trattandosi di una basica emozione che origina lo stato di attivazione dell’organismo. Si tratta di un complesso di reazioni, dalle fisiologiche alle cognitive e comportamentali, che si evidenziano a seguito di uno stimolo considerato minaccioso e al quale si crede di non poter controbattere.
Questo può provocare un senso di crescente pericolo, un vuoto mentale, l’origine di pensieri e ricordi negativi, la sensazione di essere osservati da altri ed esagerati comportamenti autoprotettivi. Nell’individuo può manifestarsi con una serie di sintomi che possono essere palpitazioni, tremori, tensioni, sudore, tachicardia, nausea, vertigini, formicolii.
Per risolvere l’ansia è indicata come soluzione ottimale la psicoterapia e in particolar modo la terapia cognitivo comportamentale che risulta essere la prima scelta. Esiste una terapia farmacologica anche se questa viene utilizzata occasionalmente e per brevi lassi di tempo quando si assumono farmaci ansiolitici a base di benzodiazepine. In alternativa c’è un ampio panorama di farmaci antidepressivi che assolvono bene la funzione ansiolitica anche se possono presentare alcuni effetti collaterali.